Roma - 5 giugno 2024 dalle ore 11:30 alle 16:30

Convegno di aggiornamento professionale riservato agli iscritti al Registro dei Professionisti Accreditati e al Registro dei Trustee e Guardiani Professionali.

E' stato deciso, al fine di venire incontro ad alcune richieste pervenute, di destinare 20 posti agli associati anche se non iscritti al Registro dei Professionisti Accreditati o al Registro dei Trustee e Guardiani Professionali. 

E’ in fase di organizzazione una cena per la sera del 4 giugno 2024 di cui forniremo le necessarie indicazioni circa il locale, orario e costo. 

Gli iscritti al convegno interessati dovranno comunicare la propria partecipazione all’’indirizzo di posta info@il-trust-in-italia.it entro venerdì 31 maggio 2024.

 

 

Per informazioni e iscrizioni

03-06-2024Corte Suprema di Cassazione, sez. tributaria n. 7442 – 20 marzo 2024
(in De Jure) L'accreditamento per liberalità di una somma in un conto corrente costituisce, ai fini fiscali, un'ipotesi di donazione indiretta al titolare del conto, soggetta non all'obbligo di registrazione, ma alla facoltà di autodichiarazione del beneficiario ex art. 56-bis TUSD.
 
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03-06-2024Corte di Appello Messina – 12 aprile 2024 
Qualora il cedente di un credito risulti vittorioso nell’azione revocatoria proposta contro il debitore, il cessionario diviene titolare del diritto di agire esecutivamente sul bene la cui alienazione è stata revocata e di subentrare nel pignoramento eseguito dal cedente.
L’azione revocatoria ordinaria non deve essere sospesa quando la fondatezza del credito da tutelare sia contestato in altro giudizio, in quanto non è possibile ravvisare un potenziale di conflitto tra giudicati.
 
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03-06-2024Tribunale Messina – 11 aprile 2024 
È correttamente esperita l’azione revocatoria avverso l’atto dispositivo – conferimento in trust di tutto il patrimonio immobiliare – che sia stato posto in essere dopo la dichiarazione di fallimento della società, conseguente al dissesto che il creditore aveva contribuito a determinare e di cui è stato successivamente ritenuto responsabile. La dismissione di tutto il suo patrimonio non può che interpretarsi quale atto funzionale a sottrarre i beni ai creditori.
 
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03-06-2024

 Tribunale Benevento – 15 maggio 2024 

Ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria, utilmente esperibile anche avverso il solo atto istitutivo di un trust, è irrilevante che i beni conferiti fossero precedentemente vincolati in un fondo patrimoniale se il debitore non prova la estraneità delle obbligazioni contratte rispetto ai 'bisogni della famiglia'.
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03-06-2024Consiglio di Stato, ordinanza n. 01850 – 17 maggio 2024 

Qualora le questioni prospettate dalle parti in un ricorso cautelare esigano il tipico approfondimento della fase di merito - nella specie in relazione alle tematiche di conformità della normativa interna al diritto unionale - e se, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, risulti prevalente quello del soggetto privato – onerato dal complesso di adempimenti per la comunicazione del titolare effettivo e la rilevazione dei relativi dati, attività che all’esito della fase di merito potrebbero risultare non legittimamente imposte – rispetto a quello dell’Amministrazione, e non essendovi elementi per ritenere né serio né concreto il rischio dell’accertamento di una infrazione a suo carico per mancato recepimento della Direttiva UE n. 2015/849, come modificata dalla Direttive UE n. 2018/843, l’istanza cautelare proposta dal soggetto privato è meritevole di accoglimento.

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03-06-2024Corte Suprema di Cassazione, III sez. penale n. 18197 – 9 maggio 2024 
Con riguardo al conferimento di beni in un trust, il reato di sottrazione fraudolenta di cui all'art. 11, D. Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, ha natura di reato di pericolo, nel senso della semplice idoneità della condotta a pregiudicare l'attività recuperatoria dell'amministrazione finanziaria. Sicché ai fini della consumazione del reato ben può farsi riferimento, in una logica di evidente anticipazione della soglia del disvalore penale, al primo momento di realizzazione della condotta finalizzata a eludere le pretese del fisco.
 
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03-06-2024Corte d'Appello Roma - 8 maggio 2024
Sebbene il vincolo di destinazione non traslativo ex art. 2645 ter cod. civ., costituito per un periodo di cinque anni, risulti ormai divenuto inefficace per l’avvenuto decorso del termine naturale, va, tuttavia, ravvisato l’interesse ad agire della parte che lo ha costituito al fine di impedire il passaggio in giudicato di quanto accertato dal giudice di primo grado in ordine alla sussistenza dei presupposti dell’azione revocatoria.
In ipotesi di vincoli di destinazione non traslativi ex art. 2645 ter cod. civ. costituiti successivamente al sorgere del credito, la consapevolezza da parte del debitore del pregiudizio alle ragioni del creditore può consistere anche in una semplice conoscibilità e la prova della conoscenza del predetto pregiudizio da parte dei beneficiari del vincolo, nel caso di specie, non assume alcun rilievo essendo richiesta solo in ipotesi di atti di disposizione a titolo oneroso.
 
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03-06-2024Tribunale Modena - 22 aprile 2024

Il proprietario che conferisca in trust un appartamento rimane solidamente obbligato con il trustee al pagamento degli oneri condominiali maturati qualora non dimostri di aver già trasmesso all’amministratore di condominio copia autentica dell’atto istitutivo. Infatti, considerato il tenore letterale della norma di cui all’art. 63, ultimo comma, disp. att. cod. civ., la mera conoscenza da parte dell’amministratore dell’istituzione del trust, in qualsiasi altro modo essa sia avvenuta, non risulta sufficiente a far venir meno la solidarietà del debito.

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03-06-2024Corte d'Appello Ancona - 26 aprile 2024

Il trust, seppure istituito per finalità meritevoli di tutela, costituisce un negozio a titolo gratuito, che può essere revocato ai sensi dell’art. 2901 cod. civ. ove determini un pregiudizio alle ragioni dei creditori.

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03-06-2024Tribunale Potenza ex Melfi - 29 aprile 2024
Quando i debitori non provano la sufficienza del loro patrimonio residuo a soddisfare ampiamente le ragioni del creditore, deve essere accolta l’azione revocatoria avverso l’atto con il quale i debitori, dopo essere risultati soccombenti nel primo grado di un giudizio risarcitorio promosso dal creditore, in pendenza del giudizio di appello hanno istituito un trust familiare, indicando come beneficiari i loro figli (maggiorenni) e conferendo nello stesso diversi beni immobili.
Il debitore che istituisce un trust familiare apporta una variazione qualitativa in peius al proprio patrimonio; l’istituzione di un trust familiare in pendenza dell’appello di un giudizio risarcitorio è univocamente indicativa della volontà del debitore di rendere impossibile, o comunque più gravosa per il creditore, l’aggressione dei beni segregati, onde sussiste la scientia damni.
L’istituzione di un trust familiare non integra, di per sé, adempimento di un dovere giuridico, non essendo obbligatoria per legge, ma configura un atto a titolo gratuito, non trovando contropartita in un’attribuzione in favore dei disponenti. Trattandosi di atto a titolo gratuito successivo all'assunzione del debito, è sufficiente, ai fini della cd. scientia damni, la semplice consapevolezza del debitore di arrecare pregiudizio agli interessi del creditore, ovvero la previsione di un mero danno potenziale, rimanendo, invece, irrilevanti tanto l'intenzione del debitore di ledere la garanzia patrimoniale generica del creditore, quanto la relativa conoscenza o partecipazione da parte del terzo.
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31-05-2024Parlamento Europeo - 30 maggio 2024

Approvato il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo

 

31-05-2024Parlamento Europeo - 30 maggio 2024

Approvata Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937, e modifica e abroga la direttiva (UE)

20-05-2024Tribunale Palermo – 21 febbraio 2024 
Qualora un atto di disposizione a titolo gratuito sia oggettivamente successivo all’aggravarsi dell’esposizione debitoria, si ritiene integrato il requisito soggettivo presupposto all’azione revocatoria in quanto la scientia damni richiede la mera consapevolezza del debitore di arrecare pregiudizio agli interessi del creditore, senza che assuma rilievo la consapevolezza o partecipazione del terzo beneficiario della disposizione a titolo gratuito.
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20-05-2024Consiglio di Stato, ordinanza n. 03367 – 17 maggio 2024
Accolta l’istanza cautelare presentata da Assofiduciaria e, per l’effetto, ha sospeso l’esecutività della sentenza del TAR in materia di registro dei titolari effettivi.

 

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17-05-2024Corte Suprema di Cassazione, III Sez.Pen. n. 13844 – 5 aprile 2024
(In One legale)  La istituzione di un trust avvenuta successivamente all’accumulo del debito erariale e accompagnata da una serie di atti volti a celare il reale titolare della società integra il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 74 del 2000, posto che il trust non sarebbe stato istituito per le sue legittime finalità, bensì per sottrarre beni all’erario, quindi con finalità fraudolenta. Peraltro, sebbene originariamente ed apparentemente istituito per garantire al beneficiario un decoroso tenore di vita, deve essere considerato indice della condotta fraudolenta anche il solo rinnovo del trust per ulteriori 50 anni, qualora il beneficiario sia nel frattempo deceduto.
Il rinnovo del trust istituito per finalità fraudolenta costituisce un nuovo vincolo sui beni e rappresenta quindi una nuova concretizzazione del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte previsto dall’art. 11 del D.Lgs. n. 74 del 2000.
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